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Invio attestati agli studi
Inviato da: Sergio RICCARDI ()
Data: 10 aprile, 2006 [11:18]

Alla recente assemblea del Collegio ho appreso dell'esistenza di questo Forum che spero serva veramente per dibattere i numerosi problemi che ci angustiano giornalmente, a viso aperto e senza paura di dispiacere a qualcuno, sempre naturalmente rimanendo nell'ambito di un civile confronto. Infatti sono fortemente critico verso l'atteggiamento dei nostri rappresentanti istituzionali, che da sempre blandiscono e ringraziano i funzionari ministeriali invece di protestare e far sentire la nostra insoddisfazione per i loro servizi. Questo atteggiamento di ossequio e terrore di ritorsioni da parte del potere burocratico si è dimostrato perdente da decenni, ma i nostri suddetti persistono in esso con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: l'UIBM è allo sfascio totale, tante belle parole e promesse ripetute e/o ogni tanto rinverdite ma continuo peggioramento della situazione. Esempio unico in campo mondiale: 110 mila attestati da stampare e consegnare forse quando i relativi titoli saranno scaduti, perchè non si è in grado di far funzionare uno straccio di software compatibile tra Ministero ed Unioncamere. E poi si zittisce il buon Faggioni, esempio di persona corretta quant'altri mai e tutt'altro che irascibile, perchè osa criticare il sistema tuttora in fieri di deposito telematico mentre il suo interlocutore si indigna stizzito per le sue osservazioni! Non si potrebbe tornare al sistema che permetteva all'UIBM di "tirare avanti" e cioè far svolgere il lavoro di routine ad alcune persone esterne pagate dagli studi? So bene che ciò sarebbe inviso ai ministeriali ed ai loro sindacati, ma si è visto che lasciare le cose affidate alla loro disponibilità e voglia di rimboccarsi le maniche è risultato inutile, perciò a mali estremi estremi rimedi. Spero che questo mio suggerimento riesca a convincere qualche collega a inviare proposte, critiche e/o commenti.
Buon lavoro a tutti.


Re: Invio attestati agli studi
Data: 13 aprile, 2006 [12:36]

Caro Riccardi
Ho letto con interesse il tuo sfogo che per altro non condivido, per due ordini di motivi.
Il primo è che il funzionario in questione è venuto appositamente per noi da Roma per illustrarci quello che nel bene e nel male si sta facendo in tema di deposito telematico.
Noi non siamo una istituzione ufficiale ma una associazione privata, per cui ci avrebbero potuto rispondere (come avveniva in passato) che ci dovevano bastare le comunicazioni che erano diffuse per le vie ufficiali.
In secondo luogo ho sempre affermato e scritto che le disfunzioni dell'UIBM dipendono quasi interamente dalla volontà politica e non dai funzionari ed impiegati di questo ufficio.
Ovviamente ci potranno anche essere e sicuramente ci sono stati funzionari ed impiegati che "non si ammazzano di lavoro" oppure che oppongono alle richieste degli utenti ostacoli burocratici inutili, ma tutto ciò ancora una volta discende dalla mancata imposizione politica.
Certo è che se in passato fosse stata creata la famosa agenzia svincolata dal ministero (allora dell'industria) le cose sarebbero state ben diverse (od alemno era sperabile).
Tuttavia, in passato i consulenti italiani e tra questi i membri di questa associazione brillavano per il loro disinteresse per i problemi più generali, badando a strillare soltanto quando il loro "particulare" veniva toccato.
Detto questo, devo anche riferire a te come agli altri membri del collegio che sono in attesa del via libera per diffondere il testo del decreto ministeriale e della circolare di accompagnamento proprio relativa al deposito telematico, nella quale è esplicitamente indicato che Unioncamere deve fare in modo che anche la preparazione dei moduli di domanda possa essere effettuata off-line con le apparecchiature elettroniche in possesso dei mandatari.
Per quanto riguarda il problema degli attestati dovresti anche aver rilevato che la tua proposta è stata da me avanzata in assemblea quando ho offerto la piena disponibilità degli studi per sopperire alle difficoltà del ministero.
Vorrei tuttavia ricordarti che nel caso degli attestati si porrebbe comunque un problema delicato, perchè a me come a te non piacerebbe che l'attestato di un mio cliente fosse "lavorato" da personale che non conosco e del quale comunque l'amministrazione statale non risponde.
Non voglio scendere ad esemplificazioni specifiche, ma basta pensare che un attestato erroneo potrebbe falsare in modo molto grave se non irreparabile un procedimento giudiziario basato su di esso.
Spero di aver chiarito il mio pensiero e ti ringrazio per aver iniziato ad utilizzare il forum.
Per altro su questo stesso argomento mi attendo prese di posizione di altri, membri del collegio e non.
Mi unisco al tuo agurio di buon lavoro a tutti.



Gianfranco Dragotti



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